«Vietato contraddire il primario» il mantra nel reparto di radiologia

Le indagini sul primario del Guglielmo da Saliceto arrestato per violenza sessuale aggravata proseguono per accertare eventuali ulteriori casi non documentati dalle telecamere-spia

Redazione Online
9 maggio 2025|48 giorni fa
«Vietato contraddire il primario» il mantra nel reparto di radiologia
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«Non bisogna mai contraddire il primario». Era questo il "mantra" che caratterizzava il reparto di radiologia diretto da Emanuele Michieletti, il primario arrestato con l’accusa di violenza sessuale aggravata dall’abuso di potere. 
Almeno una decina le vittime finora accertate dalla questura e tra queste, alcune considerate "fedelissime" del medico e secondo gli inquirenti consenzienti rispetto ai rapporti con Michieletti che ha invece praticato abusi sistematici sulle altre donne che sono state riprese dalle telecamere installate dalla polizia nello studio del dottore per 45 giorni. 
«Un sistema infernale»: così è stato definito dagli investigatori il reparto diretto da Michieletti, licenziato in via immediata dall’Azienda sanitaria. Indagini che però proseguiranno per tentare di accertare quante siano state, nel corso dei quasi vent’anni da primario del medico di Vercelli al Guglielmo da Saliceto, le vittime del 60enne.  
Nel frattempo, il Comune di Piacenza ha annunciato che si costituirà parte civile nel processo che si celebrerà a carico del medico, mentre sdegno e condanna è arrivata dai partiti. E il caso è sbarcato anche in Senato, con la piacentina Elena Murelli (Lega) che ha elencato gli scandali che hanno colpito l’Ausl piacentina negli ultimi anni, chiedendo «l’intervento dell’assessore regionale  Fabi affinché l’Azienda piacentina venga commissariata».