Coldiretti: «Stop ai cibi in laboratorio, l'Italia fa scuola nel mondo»

Gallizioli: «Prosegue a pieno ritmo la raccolta firme di Coldiretti per un’alimentazione sana, sicura e rispettosa della tradizione agricola»

Redazione Online
7 giugno 2025|18 giorni fa
Gli agricoltori della Coldiretti durante le manifestazioni al Brennero per dare via alla raccolta firme per l’etichettatura di origine di tutti gli alimenti in Ue
Gli agricoltori della Coldiretti durante le manifestazioni al Brennero per dare via alla raccolta firme per l’etichettatura di origine di tutti gli alimenti in Ue
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Il disegno di legge 261 del Senato, che vieta la vendita di proteine ottenute in laboratorio o in colture cellulari nello Stato del Texas, è stato approvato dalla Camera dei Rappresentanti e ora si sposta all’aula del Senato per la votazione finale, prevista per i prossimi giorni. Lo comunica Coldiretti: il disegno di legge, redatto dal senatore Charles Perry, è concepito per proteggere i consumatori da quello che legislatori e sostenitori descrivono come un prodotto non testato e potenzialmente pericoloso, difendendo al contempo l’industria bovina tradizionale che svolge un ruolo centrale nell’economia e nell’identità dello Stato. Altri sei Stati Usa, tra i quali Montana, Indiana, Florida, Alabama, Mississippi e Nebraska, hanno emanato i propri divieti, mentre altri stanno monitorando attentamente la situazione. Nel frattempo, in Spagna, si sta discutendo la possibilità di eliminare i cibi ultraprocessati dai menu ospedalieri. Questa iniziativa mira a migliorare la qualità nutrizionale dei pasti offerti ai pazienti, riconoscendo l’importanza di un’alimentazione sana nel processo di guarigione e nella prevenzione delle malattie. «Si tratta di scelte in linea con le grandi battaglie portate avanti da Coldiretti – spiega Roberto Gallizioli, direttore di Coldiretti Piacenza - da sempre capofila nel promuovere un’alimentazione sana, sicura e rispettosa della tradizione agricola». È anche grazie all’impegno di Coldiretti se l’Italia è oggi il primo Paese al mondo ad aver vietato la produzione, commercializzazione e importazione di alimenti prodotti in laboratorio, con una legge approvata nel 2023 che ha segnato una svolta storica nella difesa della filiera agroalimentare nazionale, del lavoro nei campi e del diritto dei consumatori a sapere cosa portano in tavola. Coldiretti rilancia la battaglia per l’etichettatura Obiettivo un milione di firme per dire basta ai cibi importati e camuffati come italiani e difendere la salute dei cittadini e il reddito degli agricoltori, estendendo l’obbligo dell’indicazione di origine in etichetta a tutti i prodotti alimentari in commercio nell’Ue. Coldiretti rilancia la battaglia per l’etichettatura partita dal Brennero (aprile 2024) per una proposta di legge europea di iniziativa popolare sulla trasparenza di quanto portiamo in tavola. La campagna può essere sostenuta firmando in tutti i mercati contadini di Campagna Amica (a Piacenza al Mercato Coperto di via Farnesiana,17), negli uffici Coldiretti, e sul web (https://eci.ec.europa.eu/049/public/#/screen/homeed). La campagna è promossa anche sui social media con l’hashtag #nofakeinitaly.