Gossolengo: mucca sbranata da un lupo in azienda agricola
Il presidente di Confagricoltura Piacenza, Umberto Gorra: «Occorre un governo della fauna selvatica che ristabilisca gli equilibri»
Redazione Online
16 maggio 2025|40 giorni fa

«Purtroppo non si contano più gli attacchi da parte dei lupi nelle aziende zootecniche». A denunciarlo è Confagricoltura Piacenza che rende noto l’ultimo caso di predazione, in un’azienda di Gossolengo. Dopo l'avvistamento della settimana nei pressi di Montale, nella mattinata di giovedì 15 maggio un nuovo caso ai danni di un’azienda nei ressi del Trebbia: il ventesimo episodio rilevato in quella specifica impresa dove la posizione, al limitare del parco del Trebbia e vicino al fiume, risulta in effetti particolarmente favorevole alla presenza dei lupi.
A farne le spese una mucca che aveva appena partorito. L’animale è stato azzannato nelle prime ore del mattino da un lupo incrociato nel cortile dell'azienda nella stessa mattinata dalla moglie dell'allevatore.
A farne le spese una mucca che aveva appena partorito. L’animale è stato azzannato nelle prime ore del mattino da un lupo incrociato nel cortile dell'azienda nella stessa mattinata dalla moglie dell'allevatore.
«Abbiamo appena inaugurato la vitellaia nuova - spiega il titolare dell'azienda agricola -: per migliorare il benessere animale è dotata di un paddock esterno dove i vitellini escono e pascolano, ma al tramonto, quando le condizioni sarebbero ideali per poter permettere loro di godere dell’aria fresca, devo farli rientrare e chiudere i varchi del paddock, quindi vanificando il valore dell’arieggiamento e della sgambata, perché i lupi ne hanno già uccisi diversi. Così non è possibile neppure garantire il benessere animale».

»Giovedì 8 maggio il Parlamento Europeo ha approvato la modifica dello status di protezione dei lupi da "strettamente protetti" a "protetti" - spiega ancora Confagricoltura, che ha accolto positivamente la decisione comunitaria -. Gli Stati membri disporranno ora di una maggiore flessibilità nella gestione delle popolazioni di lupi al fine di migliorare la coesistenza con gli esseri umani e ridurre al minimo l'impatto della crescente popolazione di questi predatori in Europa. Potranno inoltre adottare misure adeguate alle specifiche circostanze regionali«.
«Arrivare a un effettivo censimento e ad azioni di contenimento – rileva Umberto Gorra, presidente di Confagricoltura Piacenza – è ancora un percorso lungo e abbiamo ragione di temere che i tempi non siano compatibili con il benessere degli animali custoditi nelle nostre stalle. Venti animali uccisi nell’arco di pochi anni in una singola azienda, posta in una posizione al limitare di una zona abitata, è un dato significativo che rende la dimensione del problema. Anche la fauna selvatica, per essere tutelata, deve essere governata. Non è possibile ritenersi soddisfatti della diminuzione del numero delle nutrie perché sono state mangiate dei lupi o accontentarsi della diminuzione del numero dei cinghiali perché sono stati decimati dalla PSA. Auspichiamo interventi più incisivi, ribadendo che la gestione dell’ambiente nella sua integrità è una responsabilità a cui l’uomo è chiamato. Quando ciò non avviene, gli effetti di una natura incustodita o mal governata si esplicano in tutta la loo drammatica potenza».
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