Piacenza e i gesti a sorpresa di Papa Francesco: quanti ricordi
Telefonate inattese nei momenti di dolore, tenere carezze e selfie hanno scandito negli anni i rapporti tra il pontefice scomparso e i piacentini
Redazione Online
22 aprile 2025|65 giorni fa

foto lorenzo
Papa Francesco e Piacenza, un amore ricambiato fatto di carezze, abbracci, telefonate a sorpresa e altrettanto inattesi selfie. Nel corso del suo pontificato, papa Bergoglio, scomparso lunedì 21 aprile, ha stretto con i piacentini contatti che hanno lasciato un segno e suscitano ora un vasto cordoglio. Tanti sono pronti a raccogliersi in Cattedrale alle 20,30 di martedì 22 aprile per recitare un rosario con il vescovo Adriano Cevolotto, che nel frattempo, in un videomessaggio rivolto ai fedeli della diocesi, ha ricordato quanto i suoi gesti fossero spesso ben più eloquenti di tante parole.
Tutto è partito pochi mesi dopo la sua elezione quando tre quindicenni dell'oratorio parrocchiale di Fiorenzuola furono ricevuti in udienza privata con altri ragazzi di tutta la diocesi, il 23 agosto 2013. Mai avrebbero pensato di essere i primi a fare un selfie con il papa. Il loro scatto fece il giro del mondo.
C'è chi da papa Bergoglio si è sentito rinfrancare in un momento di profondo dolore, come il 13 maggio 2020 ricevette una sua telefonata Elena Camminati, sorella di don Paolo stroncato dal covid due mesi prima. «Mi sono sentita subito - ricorda - come abbracciata, consolata».
Per Angelo Gramigna, allevatore di Cadeo, l'incontro in Vaticano del 13 settembre 2017 ha scandito il primo passo di un cammino di rinascita. Dopo aver subito una delicatissima operazione, ha voluto sdebitarsi con la vita donando al pontefice la vitella Lou, che rappresentava tanto per lui e gliela ha consegnata in Vaticano.
«Sei proprio coraggioso tu» si è sentito dire nel settembre 2019 il piccolo Lorenzo Foletti, reduce da un trapianto di fegato. Il bimbo di nemmeno due anni durante un'udienza si attacca alla sua giacca e il Papa accenna a un passo di danza, quasi a imitarlo e a farlo ridere. Poi riceve una carezza e la benedizione. «Vedere Papa Francesco ridere con Lorenzo è stato incredibile», hanno raccontato i genitori che vivono a Codogno ma sono legati a doppio filo a Piacenza (il papà lavora all'Astra).
Momenti di gioia pura sono stati vissuti da tanti volontari di Africa Mission, con il loro presidente don Maurizio Noberini, parroco di Santa Franca, nel gennaio 2016 ha portato in udienza dal pontefice in sala Nervi un gruppo di danzatori ugandesi.
Luigi Zuccheri di Alseno mai dimenticherà quel 30 maggio del 2021 quando il pontefice, affacciandosi alla finestra di piazza San Pietro, parlò al mondo intero della traduzione della Bibbia in dialetto piacentino che lui gli aveva appena regalato. «Ci accolse come un parroco di paese», ricorda.
Ma la sequenza dei ricordi "piacentini" è ancora molto lunga.
Leggi anche