Scontro sui tempi dei soccorsi. A Vignali la Regione replica: «Siamo tra i più rapidi d’Italia»

Al consigliere di Forza Italia che lamenta il superamento delle soglie limite soprattutto in Appennino, da Bologna la replica: «Contro una media italiana di 19 minuti per la risposta, il tempo di intervento medio in Emilia Romagna è stato di 15 minuti»

Redazione Online
23 giugno 2025|2 giorni fa
Mezzi di soccorso del 118
Mezzi di soccorso del 118
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«Il sistema di emergenza territoriale dell’Emilia-Romagna è uno dei migliori nel Paese in termini di livelli di prestazione erogata e di connessione con la rete ospedaliera. Lo certifica il ministero della Salute sulla base dei Lea, i livelli essenziali d’assistenza, per quanto riguarda i tempi di risposta, che considerano come allarme-target - cioè il tempo dal primo squillo della telefonata all’arrivo del mezzo:   lo scorso anno contro una media italiana di 19 minuti per la risposta, il tempo di intervento medio in Emilia Romagna è stato di 15 minuti, tre minuti sotto il target nazionale fissato in 18 minuti. Tre minuti possono salvare una vita». Così sostiene la Regione Emilia Romagna, intervenendo dopo un’interrogazione di Pietro Vignali, consigliere regionale di Forza Italia, sui tempi del 118.
I dati da presentati da Vignali indicavano invece come, nei tre mesi da febbraio ad aprile 2025, siano state superate le soglie previste nella risposta dell’intervento per nove comuni piacentini, numerosi dei quali montani. I nove comuni sono:  Agazzano, Alta Val Tidone, Bettola, Corte Brugnatella, Ferriere, Morfasso, Ottone, Piozzano e Villanova. In questi comuni i soccorsi, nei tre mesi considerati, sono arrivati in media oltre i 18 minuti fissati come soglia per le aree extraurbane nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) decretati dal Ministero della Salute.   
La Regione Emilia Romagna, dopo l'intervento di Vignali, difende dunque la qualità e la tempestività degli interventi, presentando i dati dei mesi precedenti a quelli citati da Vignali, e precisamente relativi all’intero anno 2024 e sostenendo che, pur con margini di miglioramento, quelli della regione restano tra i più rapidi e connessi d’Italia.
I risultati citati dalla Regione, riferiti al 2024, prendono in considerazione:
  • Oltre 512mila chiamate al 118 hanno attivato l’invio di un mezzo.
  • 527.310 pazienti assistiti.
  • 84mila codici rossi (16%) e solo il 2,5% dei casi effettivamente gravi all’arrivo dei soccorsi.
  • Il resto suddiviso tra codici gialli (44%) e verdi (39%).
Il coordinatore regionale Antonio Pastori aggiunge: «Nel 75% dei casi riusciamo a trasportare il paziente in ospedale in poco più di un’ora, con strutture già pre-allertate. Un fattore cruciale per ictus, infarti e traumi gravi».