Segni di pace, i bosniaci musulmani ricevuti da Leone XIV

Il piacentino Amel Nasic, presidente della Comunità Islamica dei Bosniaci in Italia e vice della Dzemat Ilm Piacenza, all'udienza per l'Arena di pace

Federico Frighi
Federico Frighi
1 giugno 2025|24 giorni fa
Arnel Nasic, in seconda fila, alla sinistra dell'Imam (con il copricapo bianco) nel palazzo apostolico
Arnel Nasic, in seconda fila, alla sinistra dell'Imam (con il copricapo bianco) nel palazzo apostolico
1 MIN DI LETTURA
Un ponte di pace unisce i bosniaci musulmani piacentini e di tutta Italia a papa Leone XIV. Rientra in questa ottica di “pace disarmata e disarmante” l’udienza concessa dal nuovo pontefice ai partecipanti dell’Arena della pace di Verona, un tavolo creato nella città scaligera da associazioni e movimenti di religioni diverse a cui lo scorso anno aveva partecipato anche papa Francesco. Tra costoro anche un giovane piacentino, Arnel Nasic, 26 anni, presidente della Comunità Islamica dei Bosniaci in Italia (Cibi) e vice della Dzemat Ilm Piacenza, ovvero la comunità dei bosniaci musulmani piacentini (guidata da Amel Silnovic).
Con il vescovo di Verona, Domenico Pompili
Con il vescovo di Verona, Domenico Pompili
Nato a Piacenza da una famiglia di bosniaci emigrati in Italia, Nasic ha frequentato il liceo scientifico Respighi. Venerdì mattina nel palazzo apostolico del Vaticano era in seconda fila, a pochi metri dal Santo Padre. «E’ stato un momento intenso e molto forte - racconta -, pur facendo parte di un’altra religione, il Papa è il Papa, è il punto di riferimento di quasi un miliardo e 400 milioni di cattolici nel mondo. Nel suo primo mese di pontificato immagino che abbia dovuto prendere contatto con le varie istituzioni, che gli appuntamenti siano stati tanti e tutti non rinviabili. Che il suo tempo a disposizione insomma, fosse quasi del tutto occupato. Invece ... ha voluto e trovato il modo di incontrarci, di dare udienza ai partecipanti dell’Arena di pace». Nasic aveva al suo fianco l’imam principale della Comunità Islamica dei Bosniaci in Italia, Ahmed ef. Tabakovi.
Arnel Nasic e l'imam  Ahmed ef. Tabakovi
Arnel Nasic e l'imam  Ahmed ef. Tabakovi