«Spighe forasacchi lasciate sul terreno dopo lo sfalcio, pericolose per i cani»
La lamentela arriva da un gruppo di cittadini del quartiere Sant’Antonio, a Piacenza, che ne segnala una presenza massiccia nei parchi, lungo i marciapiedi e perfino nelle aree di sgambamento
Thomas Trenchi
12 giugno 2025|12 giorni fa

Con la stagione estiva torna anche un pericolo spesso sottovalutato ma molto serio per gli animali domestici: i forasacchi. Queste piccole spighe che proliferano nei prati, a causa della loro forma appuntita e della superficie seghettata, riescono a penetrare nel pelo dei cani e infilarsi sotto la pelle, nelle orecchie, nel naso o tra le zampe, con conseguenze potenzialmente gravi come infezioni, operazioni chirurgiche d’urgenza e, nei casi peggiori, la morte.
A lanciare l’allarme, stavolta, è un gruppo di cittadini del quartiere Sant’Antonio, a Piacenza, che segnala una presenza massiccia di forasacchi nei parchi, lungo i marciapiedi e perfino nelle aree di sgambamento. Il portavoce delle proteste è Adriano Duina: «Da anni invio le segnalazioni all’ufficio del verde, la risposta è sempre la stessa: ci dicono che, dopo lo sfalcio, le spighe vengono lasciate sul terreno perché aiutano a nutrire la terra. Io non sono un agronomo e prendo atto della spiegazione, ma da cittadino vedo un problema grave. Questo è un quartiere dove vivono molte famiglie con animali. Il nostro maltese ha dovuto subire un intervento perché un forasacco gli era entrato nell’orecchio».
Numerose le testimonianze simili. «I miei due Labrador hanno avuto entrambi problemi seri – racconta Primo Pietra –. In due occasioni ho dovuto portarli dal veterinario per rimuovere i forasacchi e ho speso in tutto 800 euro per esami, ecografie e operazioni. Ho inviato tutto al Comune, anche le immagini diagnostiche, per mostrare la gravità della situazione. La verità è che basterebbe poco per prevenire».
«Sant’Antonio sembra un quartiere di serie C», aggiunge Renato Bertola, mentre Elena Ferrari ricorda: «Il mio setter inglese ha riportato ferite alle zampe proprio a causa delle spighe che si trovano sparse per terra».
