Danilo Di Trani e Marcello Tassi intervistano Mr. Bowl: «L'emozione più grande? Quando Dario Hubner mi ha riempito di vino rosso»
Lo scodellino è la mascotte di "Bowlcast" in onda stasera alle 21 su Telelibertà, poi il 22 e il 29 giugno alla stessa ora. Repliche al lunedì (ore 9 e 18.05)

Eleonora Bagarotti
15 giugno 2025|10 giorni fa

I giornalisti Danilo Di Trani e Marcello Tassi intervistano Mr. Bowl
Alura Mr. Bowl, come andiamo?
«Finalmente qualcuno che mi dà del “Mr.”! Sa, ho aspettato decenni questo momento. E dire che sono piacentino come la coppa e il Gutturnio, ma qui la gente è strana: tutti mi conoscono, nessuno mi rispetta. Non mi vendono da nessuna parte, o quasi, a Piacenza. Giuro: ho fatto il giro di botteghe, mercatini, gastronomie… niente. Sembra che si vergognino di me. Come se fossi un ricordo imbarazzante di famiglia. Perfino a Di Trani, il conduttore, non è stato un piacentino a spiegare chi fossi…».
«Finalmente qualcuno che mi dà del “Mr.”! Sa, ho aspettato decenni questo momento. E dire che sono piacentino come la coppa e il Gutturnio, ma qui la gente è strana: tutti mi conoscono, nessuno mi rispetta. Non mi vendono da nessuna parte, o quasi, a Piacenza. Giuro: ho fatto il giro di botteghe, mercatini, gastronomie… niente. Sembra che si vergognino di me. Come se fossi un ricordo imbarazzante di famiglia. Perfino a Di Trani, il conduttore, non è stato un piacentino a spiegare chi fossi…».
Chi gliel’ha spiegato, allora?
«Il direttore Gian Luca Rocco, durante il colloquio. Gli ha fatto una specie di “Fenomenologia dello Scodellino”, capolavoro accademico degno della Sorbona di Borgotrebbia. Solo che, senza saperlo, ha creato un mostro. Me».
«Il direttore Gian Luca Rocco, durante il colloquio. Gli ha fatto una specie di “Fenomenologia dello Scodellino”, capolavoro accademico degno della Sorbona di Borgotrebbia. Solo che, senza saperlo, ha creato un mostro. Me».
Un mostro?
«Ma sì! Quando Di Trani ha messo piede in redazione gli hanno piazzato di fianco Tassi… Lì è stata la fine. La scintilla. Il cortocircuito. Hanno iniziato a blaterare di un podcast dal vivo. Con me protagonista. Altro che “oggetto”, altro che “contenitore”. Da lì a “Bowlcast” il passo è stato breve. Il trauma, eterno».
«Ma sì! Quando Di Trani ha messo piede in redazione gli hanno piazzato di fianco Tassi… Lì è stata la fine. La scintilla. Il cortocircuito. Hanno iniziato a blaterare di un podcast dal vivo. Con me protagonista. Altro che “oggetto”, altro che “contenitore”. Da lì a “Bowlcast” il passo è stato breve. Il trauma, eterno».
Ma l’idea le piace o no?
«Guardi, all’inizio mi sembrava una baracconata. Poi ci ho preso gusto. Anche perché i piacentini, diciamolo, ormai mi snobbano. Mi mettono solo nelle trattorie gourmet, nelle vetrine. Dovrebbero portarmi in processione, invece vengo usato come coppetta da salse. E il pollicione dentro... È barbarie pura! Io sono un calice, signore. Come un flute, un tulipano. Ma mi trattano come una ciotola da olive».
«Guardi, all’inizio mi sembrava una baracconata. Poi ci ho preso gusto. Anche perché i piacentini, diciamolo, ormai mi snobbano. Mi mettono solo nelle trattorie gourmet, nelle vetrine. Dovrebbero portarmi in processione, invece vengo usato come coppetta da salse. E il pollicione dentro... È barbarie pura! Io sono un calice, signore. Come un flute, un tulipano. Ma mi trattano come una ciotola da olive».
E ora in tv. “Bowlcast” va in onda su Telelibertà. Pronto al debutto?
«Assolutamente. Mi hanno lucidato per bene, ho fatto ceramica-pedicure. Sarò in onda da domenica 15 giugno, alle 21, e poi il 22 e il 29. Con replica il lunedì, per chi ha alzato troppo il gomito: ore 9 e 18.05. Ma attenti, io sono sensibile alla luce dei riflettori. Sono porcellana, mica acciaio Inox».
«Assolutamente. Mi hanno lucidato per bene, ho fatto ceramica-pedicure. Sarò in onda da domenica 15 giugno, alle 21, e poi il 22 e il 29. Con replica il lunedì, per chi ha alzato troppo il gomito: ore 9 e 18.05. Ma attenti, io sono sensibile alla luce dei riflettori. Sono porcellana, mica acciaio Inox».