Nuove linee bus, proteste al Capitolo: «Così non funziona»
I cittadini hanno raccolto 108 firme contro la sperimentazione che ha modificato anche il percorso della linea 19, essenziale per collegare il quartiere al centro
Thomas Trenchi
12 giugno 2025|14 giorni fa

Il bus 19- © Libertà/Thomas Trenchi
La riorganizzazione del trasporto pubblico, varata dalla giunta Tarasconi e operativa dal 7 giugno, accende gli animi al Capitolo, frazione alle porte di Piacenza, nei pressi del cimitero urbano. L’associazione “Amici del Capitolo” ha raccolto 108 firme contro la sperimentazione che ha modificato anche il percorso della linea 19, mezzo essenziale per collegare il quartiere al centro cittadino.
Un gruppo di residenti si è ritrovato al bar del quartiere per protestare contro il nuovo itinerario. Tra le voci critiche, spicca quella di Franca Rossi, 83 anni, che spiega: «Così non va. Prendo il pullman abitualmente per andare al mercato, in banca o all’ospedale. Ora è più complicato. Scendevo in piazza Duomo per la farmacia, ma la linea non ci arriva più. Come faccio?». A sostegno della denuncia, anche Maria Pia Caletti, pensionata, che ribadisce: «Andava lasciato tutto com’era prima». Il dissenso si estende anche alle parole di Roberto Polimeni, che commenta la situazione: «Conosco una signora di quasi 80 anni che tra qualche giorno dovrà recarsi in piazza Duomo per una visita medica. Ora sarà costretta a prendere un taxi. La fattura la manda alla sindaca?».
Il portavoce degli “Amici del Capitolo”, Gianmarco Maffini, evidenzia come le nuove disposizioni abbiano «escluso fermate strategiche quali piazza Cavalli, la zona scolastica e l’Ausl di barriera Milano, fermando il bus in viale Sant’Ambrogio prima di procedere verso la stazione e alla Lupa». «La decisione è stata presa senza alcun preavviso e senza confronto con i residenti – denuncia Maffini –. Oggi chi vive qui, giovani e anziani, è penalizzato. La misura sperimentale non funziona. Alla domenica, inoltre, il servizio tradizionale è scomparso, lasciando il “Tuobus” da prenotare tramite app, mentre sulle pensiline si segnala solo il servizio serale e notturno».
L’amministratore unico di Tempi Agenzia, Paolo Garetti, chiarisce: «Va premesso che si tratta di un servizio sperimentale, con modifiche sicuramente importanti sulla carta. Proprio per questo è necessario tempo, sia per comprenderlo che per farlo conoscere agli utenti. Il nodo centrale è la comunicazione: spesso ci viene contestata, ad esempio, la rimozione dei bus la domenica, quando in realtà il servizio è stato sostituito dal Tuobus, un sistema a chiamata che funziona molto bene. Stiamo monitorando tutte le criticità segnalate dagli utenti: se alcune di queste non dovessero essere superabili — o se non bastasse una corretta comunicazione per chiarire le novità — siamo pronti a introdurre dei correttivi. Ad oggi, le segnalazioni principali arrivano dal quartiere Capitolo e dalla zona di Camposanto Vecchio, nei pressi di Borgotrebbia. Voglio però rassicurare i cittadini: le fasce orarie scolastiche saranno comunque coperte e salvaguardate a partire dal prossimo anno didattico. Raccogliamo tutte le istanze per testare nel modo più completo possibile questa fase di sperimentazione».
