Chiude per mesi la Provinciale di Coli ma nessuno lo sa
Dopo il caso sollevato in consiglio a Bobbio, preoccupazione a Coli. La sindaca: «Spesso dobbiamo fare quello che si può». Ma le minoranze sono furenti
Irina Turcanu
18 giugno 2025|8 giorni fa

Le condizioni della strada alternativa di Piancasale documentato dal cittadino Roberto Bertuzzi
È imminente la chiusura della Provinciale 16 che da Bobbio porta a Coli. Con ogni probabilità, almeno per tutto il mese di luglio, raggiungere Coli non sarà facile. Al momento, la Provincia non ha ancora reso pubblica l’ordinanza, ma lo farà - veniamo a sapere - nel giro di pochi giorni. Il fatto preoccupa sia chi ha una casa a Coli sia chi ha un’attività che, in pieno Appennino, già fatica di suo. «Nemmeno noi sapevamo della chiusura» spiega la sindaca Ester Pugni, «l’abbiamo scoperto il 6 giugno, per caso. La Provincia deve rispettare le sue scadenze, chi ha vinto l’appalto ha i suoi vincoli, quindi bisognerà adattarsi alla situazione. Noi abbiamo proposto come alternativa, per chi arriva da Piacenza o Milano, che il traffico venisse deviato verso Perino, con la possibilità di fare la strada in alto, passando per Gavi, oppure allungandola in direzione Aglio, poi Sella dei Generali. Per chi viaggia da Bobbio, passare per Piancasale rimane un’opzione valida». Per l’amministrazione, non si poteva in sostanza fare altrimenti. «È un disagio», conclude la sindaca «però dobbiamo capire che non sempre si può fare quello che si vuole. Spesso dobbiamo fare quello che si può».
Incalzano le minoranze e accusano la maggioranza di non aver fatto a sufficienza. Il consigliere Emilio Covati sottolinea che questo «si potrebbe fare meglio, se nelle comunicazioni del sindaco si desse spazio a questi problemi invece delle solite reprimenda rivolte alle minoranze». Per il consigliere Tiziano Pugni, «questa notizia è stata come un fulmine a ciel sereno. I disagi per la popolazione con la chiusura della strada sono gravi e le strade alternative non garantiscono la sicurezza necessaria per la viabilità ordinaria, pesante e di eventuali mezzi di soccorso».
La notizia della chiusura della strada per consentire i lavori di messa in sicurezza sul rio Curdello era stata riportata da Libertà lo scorso 15 giugno: a sollevare il caso era stato il consigliere comunale di Bobbio Federico Bonini, nel consiglio di piazzetta Santa Chiara. Il sindaco di Bobbio Roberto Pasquali ha spiegato di aver chiesto che i lavori inizino a settembre, ma di aver ricevuto già risposta negativa. Anche il consigliere di minoranza Mauro Martini ha sottolineato il disagio della strada alternativa di Piancasale, che non è in buone condizioni.
Un cittadino, Roberto Bertuzzi, ha intanto ieri scritto una lettera-appello alla Provincia. "Come noto, la chiusura della Sp16 per la durata del cantiere è stata prevista con deviazione del traffico lungo la strada comunale di Piancasale. Tuttavia, chi frequenta quotidianamente quel tratto sa bene che tale percorso non è assolutamente idoneo a reggere un flusso di veicoli a doppio senso di marcia, specialmente in presenza di mezzi agricoli, veicoli commerciali o semplicemente in caso di traffico incrociato. La carreggiata, in alcuni tratti, è troppo stretta e priva di visibilità, per consentire manovre in sicurezza, esponendo gli automobilisti a rischi concreti di ingorghi, manovre in retromarcia pericolose, e potenziali incidenti".
Le sue richieste:
1. L'adozione di un senso unico alternato sulla Sp16, con eventuali interruzioni temporanee dei lavori per consentire il passaggio veicolare;
2. l’installazione temporanea di un ponte Bailey da posare sopra il ponte in lavorazione, una volta effettuata la gettata di cemento;
3. l’installazione di impianti semaforici temporanei nei punti più critici della viabilità alternativa lungo la strada di Piancasale, al fine di regolare i flussi in sicurezza;
4. in via del tutto subordinata, la presenza nelle giornate di maggiore afflusso (sabato e domenica) di personale di vigilanza della Provincia o della Protezione civile per regolare manualmente il traffico nei tratti più stretti e pericolosi.