Il Conservatorio riscopre Lauro Rossi: successo per il “Dittico” al Municipale

In programma due opere buffe, Lo zigaro rivale e Un maestro e una cantante, poco note al grande pubblico ma accolte con partecipazione e calore dagli spettatori

Redazione Online
21 maggio 2025|35 giorni fa
Il Conservatorio riscopre Lauro Rossi: successo per il “Dittico” al Municipale
1 MIN DI LETTURA
Domenica 18 maggio il Teatro Municipale di Piacenza ha ospitato la prima esecuzione moderna del Dittico di Lauro Rossi, composto nel 1867 e presentato dal Conservatorio Nicolini. In programma due opere buffe, Lo zigaro rivale e Un maestro e una cantante, poco note al grande pubblico ma accolte con partecipazione e calore dagli spettatori, che hanno reagito con risate frequenti e applausi convinti.
L’operazione, a ingresso gratuito fino a esaurimento posti, fa parte di un progetto di riscoperta del patrimonio musicale ottocentesco legato all’archivio dell’editore Giudici e Strada, conservato presso la biblioteca del Conservatorio. Come sottolineato da Patrizia Florio, responsabile della biblioteca del Nicolini, si tratta di un patrimonio ricco di manoscritti e materiali d’epoca che, grazie a questa produzione, torna finalmente a nuova vita.
La messa in scena ha visto coinvolti l’Orchestra Sinfonica “Antonino Votto” del Conservatorio di Piacenza città verdiana diretta da Giuseppe Camerlingo, la regia di Roberto Recchia e un cast composto da studenti del Conservatorio. La scelta registica ha puntato su uno stile vivace e diretto, capace di rendere accessibili al pubblico di oggi due libretti che, nonostante l’età, contengono elementi di sorprendente modernità.
Lo zigaro rivale racconta la storia di Susanna, una giovane donna che sfida i costumi del tempo fumando in pubblico, mentre un maestro e una cantante propone con toni leggeri un confronto tra un maestro presuntuoso e una cantante determinata, con sviluppi ironici anche sul piano sentimentale. Entrambe le opere si distinguono per un’attenzione insolita – per l’epoca – alla prospettiva femminile.
La serata ha avuto anche un valore formativo e culturale: l’iniziativa ha permesso a giovani musicisti di confrontarsi con un repertorio raro, proponendolo in una veste scenica agile e pensata per un pubblico contemporaneo. L'ottimo riscontro in sala suggerisce che operazioni di questo tipo, se ben curate, possono offrire spunti interessanti per la programmazione teatrale e didattica.