Alla Tutor, ecco le ragazze digitali

Un corso che sfida gli stereotipi. Iscrizioni entro domani, la partenza è prevista il 30 giugno

Leonardo Chiavarini
24 giugno 2025|1 giorno fa
Alla Tutor, ecco le ragazze digitali
4 MIN DI LETTURA
È in partenza a fine mese un campo estivo gratuito per ragazze appassionate al mondo della tecnologia e del digitale. L'iniziativa "Ragazze digitali Er”, di carattere regionale, nella nostra provincia è messa in atto dalla Tutor scarl e punta a coinvolgere una ventina di studentesse delle classi terze e quarte superiori della regione Emilia-Romagna. Informatica, programmazione, intelligenza artificiale, app e molto altro in un piano di 40 ore, che alterna teoria e pratica, lezioni e visite guidate in aziende e realtà del territorio. «"Ragazze digitali” lavora in due direzioni – spiegano i coordinatori Giorgia Foletti e Marcello Delli Antoni –. Da un lato, c'è l'aspetto orientativo, incentrato sugli sbocchi professionali in ottica di formazione universitaria e non universitaria o per un domani lavorativo; dall'altro, c'è la volontà di valorizzare i talenti e i punti di forza delle singole studentesse, puntando a far sviluppare loro alcune competenze rispetto a temi specifici». In particolare, le ragazze potranno acquisire conoscenze e principi che stanno alla base della programmazione e del pensiero computazionale mediante una formazione di base sui linguaggi di programmazione per la creazione di App (Python oppure Microsoft C#) e la successiva concreta ideazione di un'applicazione per smartphone e tablet. «Oltre alle competenze più tecniche – continuano i coordinatori – si punta anche sulle soft skills (abilità personali) più richieste dal mondo del lavoro odierno. Le ragazze si abitueranno a lavorare in gruppo, alimentando il dialogo e il confronto e puntando a sviluppare buone capacità di problem solving».
L'iniziativa abbina la sfera femminile all'universo della tecnologia e del digitale: c'è infatti la volontà di scardinare gli stereotipi. «A volte si tende a pensare che determinati ambiti o determinate competenze siano prettamente maschili – spiega Foletti –. È in parte così , ma ciò non deve limitare le possibilità di molte ragazze che hanno attitudine per il mondo della tecnologia. Vogliamo aiutare queste studentesse a perseguire i loro obiettivi e le loro predisposizioni». Negli ultimi anni, in Italia, c'è stata un'inversione di rotta con un aumento di iscrizioni femminili a facoltà universitarie come ingegneria o informatica, un'onda che il campo estivo vuole continuare a seguire. «Nelle due precedenti edizioni – spiega Marcello Delli Antoni – abbiamo registrato una buonissima partecipazione e un grande interesse tra le ragazze. C'è in loro la volontà di approfondire, di immergersi nelle materie». Il corso, realizzato grazie ai fondi europei della Regione Emilia-Romagna, vanta la collaborazione con il Comune e la Provincia di Piacenza, la sede piacentina del Politecnico di Milano, Leap, Musp, il Tecnopolo di Piacenza, Piacenzaorienta e l'università Cattolica del Sacro cuore. Un modulo della formazione è a cura di MakerDojo, progetto educativo di Open Lab nato nell'ambito dei Laboratori Aperti di Piacenza, Modena, Ferrara e Forlì, che disegna e realizza esperienze edutech per ragazze e ragazzi dagli 8 ai 17 anni. Nel modulo in questione, grazie a un approccio di creative learning e learning by doing, le studentesse potranno sviluppare competenze Steam in ambito digitale, ma anche concentrarsi su aspetti centrali del proprio percorso di crescita personale. Mercoledì sarà l'ultimo giorno utile per iscriversi all'edizione 2025 di "Ragazze digitali Er”. La partenza del corso è prevista il 30 giugno, per ulteriori informazioni, chiamare lo 0523 456603 o visitare il sito www.tutorspa.it.
Gli istruttori forestali della neonata associazione Aifer
Gli istruttori forestali della neonata associazione Aifer
ISTRUTTORI FORESTALI A TUTELA DEL TERRITORIO. A GARIGA NASCE LA PRIMA ASSOCIAZIONE: «L'INNOVAZIONE PARTE ANCORA DALLA NOSTRA PROVINCIA»
Piacenza si conferma un territorio all'avanguardia nel settore forestale. Nella nostra provincia, infatti, è stata costituita la prima Associazione istruttori forestali della regione Emilia-Romagna: Aifer. Sono 8 i professionisti che ne fanno parte e la maggioranza di loro è piacentina, così come piacentino è il centro Vittorio Tadini di Gariga, istituto che da anni porta avanti corsi di formazione nel settore e che oggi ha ospitato la nascita dell'associazione, divenendone anche sede legale. «Il mondo forestale vuole finalmente scrollarsi di dosso l'immagine stereotipata del "taglialegna marginale" relegato a ruoli secondari nella società», scrivono i fondatori in quello che si può ritenere un documento programmatico. «Il mondo forestale chiede di essere riconosciuto come ciò che è realmente – continua l'associazione – ovvero come il custode attivo e competente del territorio montano e rurale, figura indispensabile per garantire la sicurezza, la biodiversità e la prosperità anche delle aree di pianura».
In questo, gli istruttori forestali parte della neonata associazione sentono di avere un dovere: «Al fine di costruire un futuro forestale più consapevole, integrato e sostenibile». L'associazione nasce con l'obiettivo di promuovere la qualità della formazione professionale in ambito forestale, valorizzare le competenze degli istruttori e, soprattutto, con la volontà di una partecipazione attiva ai tavoli tecnici e istituzionali promossi dalla Regione. L'Aifer desidera dunque porsi come un interlocutore qualificato e autorevole, forte dell'esperienza maturata con i corsi per operatori forestali. «La nascita di questa associazione rappresenta un'altra tappa importante di un percorso decennale – commenta Massimiliano Gobbi, dirigente del centro Tadini –. La soddisfazione da parte nostra e anche da parte della Regione è tanta. Possiamo dire che l'innovazione in questo settore parte ancora una volta da Piacenza – continua Gobbi –. Confidiamo di proseguire su questa strada, ovvero quella della valorizzazione del patrimonio forestale. Un ambito nel quale abbiamo ormai recuperato il gap prima esistente con altre regioni settentrionali e di cui oggi possiamo scrivere una pagina importante». Gli 8 istruttori dell'Aifer, a cui si uniranno presto anche gli altri due presenti in regione, sono: Marco Carzaniga (Ponte dell'Olio), Erminio Alborghetti (Perino), Samuele Pisotti (Ottone), Diego Veronesi (Vernasca), David Ligabue (Ferriere), Emiliano Zanardi (Ottone), Francesco Paglia (Montefiorino – Modena), Manuel Campini (Albareto – Parma). Essi uniscono le competenze tecniche acquisite nel percorso di studio a conoscenze e abilità pratiche apprese durante l'attività professionale. Marco Carzaniga è stato eletto presidente dell'associazione e la guiderà per il prossimo triennio. Da lui parole di soddisfazione per la nascita di Aifer. «Il mondo forestale è mediaticamente poco presente – dice Carzaniga – inoltre il bosco è stato considerato per troppo tempo come una parte marginale dell'azienda agricola. La nostra associazione – continua Carzaniga – vuole proseguire nel solco di una cultura del bosco nata da pochi decenni. Vogliamo cercare di rendere più efficace il dialogo con le istituzioni e contribuire a fare in modo che ci siano sempre più professionisti intenzionati a lavorare nel bosco con consapevolezza e orgoglio».