Referendum, Foti: «Sinistra miope». Cgil: «Il governo ha oscurato i quesiti»
L'analisi del voto e dell'affluenza ai minimi storici del ministro piacentino Tommaso Foti e del segretario provinciale della Cgil Ivo Bussacchini

Marco Vincenti
10 giugno 2025|15 giorni fa

Alcuni membri del comitato promotore locale per i quesiti sul lavoro del referendum abrogativo- © Libertà
Il giorno dopo il voto è quello delle valutazioni, di chi si attesta la vittoria e di chi recrimina per un risultato al di sotto delle aspettative. Amarezza da parte del comitato promotore per l’esito del referendum abrogativo. Un flop sia a livello locale che nazionale. L’affluenza non è andata oltre al 30,6% in Italia - meno di un cittadino su tre è andato a votare. In provincia di Piacenza è andata persino peggio, con l’affluenza ferma al 27.83%. Un dato che la ancora a fanalino di coda tra tutte le province dell’Emilia Romagna.
Per il ministro per gli Affari europei, le Politiche di coesione e il Pnrr Tommaso Foti - ieri presente all'assemblea annuale di Confapi industria Piacenza - il dato sull'affluenza «conferma la miopia politica della sinistra». Per la Cgil «continua la battaglia sulla sicurezza sul lavoro».
Le parole del ministro Foti
«Rispetto massimo per chi ha votato come per chi non ha votato, ma è evidente che mentre su alcuni temi di natura etica si assiste a una mobilitazione delle coscienze, su referendum più tecnici e per abrogare leggi in vigore da dieci nani, il giudizio è diverso» ha aggiunto il ministro piacentino.
«Le hanno tentate e giocate tutte, perfino strumentalizzando le tragiche vicende di Gaza, pur di portare a casa i referendum. Ma gli italiani non si sono fatti ingannare: più dei due terzi hanno disertato le urne»
Le parole del segretario provinciale della Cgil Ivo Bussacchini
«Abbiamo fatto una battaglia contro i mulini a vento». Il commento di Ivo Bussacchini, segretario provinciale della Cgil, il sindacato promotore dei quattro referendum sul lavoro. «Quella di oggi è una battuta d’arresto pesante, ma saremo da subito impegnati per migliorare le condizioni dei lavoratori sul posto di lavoro. Non solo però, ci impegneremo a immaginare una società migliore, che guardi a uno stato sociale che abbia in testa il bene collettivo».
«Lo stesso governo - conclude - ha deciso di oscurare i referendum sia dal punto di vista politico, invitando i cittadini a non votare, sia dal punto di vista dell’informazione, non parlando dei quesiti che abbiamo proposto. È evidente che essendo noi un corpo intermedio non abbiamo le stesse capacità dei partiti politici che affrontano le campagne elettorali con milioni di euro»
Le interviste al ministro Foti e al segretario Bussacchini
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