Il senior director della Werner Gallery, Gyonata Bonvicini, è Respighiano dell'anno
Diplomato nel 1991, è stato scelto per il premio del liceo scientifico di Piacenza
Riccardo Foti
17 maggio 2025|40 giorni fa

Gyonata Bonvicini
«Grazie per aver creduto che una voce fuori dal coro potesse essere anche armonica». Con queste parole e tanta emozione ieri pomeriggio Gyonata Bonvicini è stato eletto ufficialmente Respighiano dell’anno 2025. L’ex alunno diplomatosi nel 1991, oggi senior director della prestigiosa Michael Werner Gallery con sedi a Berlino, New York e Londra, ha ricevuto il riconoscimento dall’associazione “Amici del Liceo Respighi” per “aver onorato il suo liceo esaltandone il valore formativo con una brillante carriera internazionale dimostrando come la passione nata sui banchi della scuola con buoni maestri possa divenire realtà se perseguita con tenacia e determinazione».
«Gli anni al Respighi sono stati decisivi per la mia vita: il liceo è sicuramente stato un momento importante - ha raccontato - Ancora adesso è la base delle mie amicizie e delle mie passioni». Nel ringraziare l’istituto, Bonvicini ha ricordato alcune figure importanti della sua vita: «Il professor Romano Tagliaferri che mi ha iniziato all’arte, seguendo il mio percorso anche al di fuori del liceo. Col tempo siamo diventati grandi amici. Paolo Zani, compagno di viaggio fondamentale grazie a cui mi sono avvicinato all’arte contemporanea nello specifico. Il messaggio agli studenti è quello di non aver paura: «Abbiate il coraggio di cambiare strada se quella che avete intrapreso non è quella giusta per voi, non è mai tardi per farlo».
Durante la cerimonia sono state inoltre consegnate due borse di studio: quella intitolata all’ingegner Mario Morandi è stata consegnata a Marcel Stologan, medaglia d’oro alle finali nazionali delle Olimpiadi della Matematica a Cesenatico insieme al fratello Marius. La borsa di studio Mta in memoria dell’ingegner Umberto Falchetti - assegnata al migliore studente o migliore studentessa in fisica - è invece andata a Veronica Rapacioli.