«La postura è suono»: Carla Spotti, 30 anni di cura ai musicisti della Scala
La fisioterapista piacentina, ospite a Lo Specchio, racconta la sua esperienza tra palcoscenici, salute e passione
Matteo Prati
28 maggio 2025|29 giorni fa

Al centro dell’ultima puntata de Lo Specchio di Piacenza, la testimonianza di Carla Spotti, fisioterapista piacentina da oltre trent’anni al fianco dei musicisti del Teatro alla Scala di Milano. Intervistata da Nicoletta Bracchi, Spotti ha raccontato la sua carriera e l’approccio personalizzato alla cura degli artisti: «Lavorare con professionisti di quel livello è stimolante. Ho imparato molto da loro, e loro da me».
Tutto è iniziato nel 1994, dopo una battuta del maestro Franzetti: «Perché non venite a curare anche i musicisti della Scala?». Da allora, la sua attenzione alla postura ha aiutato violinisti, flautisti e ballerini, tra cui anche Roberto Bolle. «Il violino, ad esempio, è uno strumento asimmetrico che impone al corpo posizioni innaturali. Ma se il corpo è in equilibrio, il suono migliora».
Spotti ha citato tra i suoi pazienti anche Riccardo Muti e Uto Ughi, e ha ricordato l’importanza di osservare: «Quando vedo camminare una persona capisco già quali problematiche può avere. Le mani e gli occhi restano gli strumenti più potenti». Presidente del Rotary Valtidone e cofondatrice dello Studio Ughetta, Carla è anche tra i promotori del concorso musicale Guadagnini, oggi alla ventesima edizione: «È una gioia veder crescere giovani talenti. La cura è anche questo».