Acqua, animali e agricoltura: appello al gioco di squadra

Mondo universitario e istituzioni protagonisti nell'ultima puntata di Nel Mirino su Telelibertà

Gabriele Faravelli
30 maggio 2025|26 giorni fa
Acqua, animali e agricoltura: appello al gioco di squadra
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Acqua, riequilibrio della fauna selvatica e comparto agricolo: tre settori che hanno criticità da risolvere e che richiedono un sapiente lavoro di squadra per proteggere l'economia e l'identità del nostro territorio.
Mondo universitario e istituzioni hanno provato a dare l'esempio stasera nell'ultima puntata di “Nel Mirino” andata in onda su Telelibertà, dove la conduttrice Nicoletta Bracchi ha parlato di tutto questo insieme ad alcuni esperti: Marco Trevisan, docente ed ex preside della Facoltà di Agraria dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, Adriano Fortinelli, responsabile fauna selvatica Coldiretti Piacenza, Tiziano Pizzasegola, presidente provinciale Federcaccia, e Luca Segalini, vicepresidente Confagricoltura Piacenza.
Acqua in primo piano con una prima buona notizia data da Trevisan, ossia «il fatto che le piogge del periodo primaverile ce ne abbiano regalata tanta, ora abbiamo tutti gli invasi pieni». Attenzione però, quando la pioggia arriva in maniera concentrata non è una risorsa ma un fattore di rischio, ecco perché «occorre avere un migliore sistema di ricarica delle falde e magari un'altra piccola diga in zona Brugneto per la raccolta dell'acqua. Ma soprattutto, infrastrutture per l'irrigazione: come Università stiamo studiando un sistema che permetta di avere grandi volumi d'acqua dove serve veramente e sostituisca il vecchio “goccia a goccia”. Non solo, sarà fondamentale anche sviluppare l'intelligenza artificiale che ci consentirà di agire dove sarà necessario».
Altra questione è quella della fauna selvatica, proprio di recente Coldiretti ha girato un video nella zona di Bobbio dove si vede una cucciolata di cinghiali. «Abbiamo grossi problemi da anni – ha spiegato Segalini – agli ungulati si sono aggiunti anche l'istrice e la volpe che danneggiano raccolti e portano malattie, serve riportare un equilibrio ambientale».
Sul fronte lupi, come ha aggiunto Pizzasegola, «sono stati declassati e ora non sono più specie a rischio, per cui questo ci consentirà maggiore operatività in tal senso. Pensate che in Italia abbiamo tanti lupi come negli Stati Uniti, la questione va gestita certamente in maniera più efficiente». «Quello della fauna è un discorso che portiamo avanti da anni e mi sento di dire che non siamo stati ascoltati adeguatamente – ha poi criticato Fortinelli – ci sono animali che devastano raccolti e causano anche incidenti stradali, noi accogliamo con piacere il declassamento del lupo e siamo per il riequilibrio delle biodiversità, tenendo conto delle esigenze degli agricoltori». Infine, il comparto agricolo: detto delle irrigazioni, che hanno bisogno di infrastrutture più efficienti, Segalini ha evidenziato il grosso rischio intorno ai «fitofarmaci: si stanno togliendo diversi principi attivi senza che ci sia una valida alternativa».