Un altro blitz omofobo e scritte contro il sindaco a Calendasco, è caccia al vandalo incappucciato

La persona vestita di nero è stata ripresa delle telecamere puntate sul parco giochi. La panchina arcobaleno già vandalizzata e ritinteggiata mercoledì, è tornata grigia. Stavolta anche insulti all'indirizzo del primo cittadino Filippo Zangrandi

Elisa Malacalza
Elisa Malacalza
25 maggio 2025|32 giorni fa
L'ultima azione vandalica ripresa da una telecamera di videosorveglianza
L'ultima azione vandalica ripresa da una telecamera di videosorveglianza
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Quattro telecamere hanno ripreso il nuovo blitz omofobo - il secondo - compiuto nella notte tra sabato 24 e domenica 25 maggio, a Calendasco. È stata nuovamente «cancellata» con vernice grigia la panchina arcobaleno al parco giochi. Simbolo di inclusione e lotta alle discriminazioni, era stata inaugurata (è la prima nel Piacentino) la settimana precedente, e una prima volta vandalizzata 48 ore dopo. Successivamente era stata ritinteggiata da un centinaio di persone che avevano risposto positivamente all'appello del sindaco Filippo Zangrandi a farsi avanti con i colori. 
Questa volta è stato proprio il primo cittadino, che mercoledì 21 maggio aveva presentato denuncia per istigazione all'odio e sabato 25 era in fascia tricolore al corteo del Piacenza Pride, ad essere preso di mira dalle scritte ingiuriose nere fatte con la bomboletta spray vicino allo scivolo. Così è tornato a segnalare l'accaduto ai carabinieri di San Nicolò che hanno compiuto un sopralluogo. All'esame degli inquirenti ci sono le riprese delle telecamere che hanno inquadrato una persona incappucciata vestita di nero.
A chi gli chiede quando la panchina verrà ricolorata, Zangrandi risponde: «Presto, non si spengono i colori». E riguardo all'attacco personale risponde di non esserne minimamente scalfito e di non sentirsi ferito.