Foto amarcord: i tuffi di una volta nelle piscine piacentine
Da sabato 31 maggio riaprono tanti impianti e anche noi abbiamo aperto gli archivi e selezionato alcuni scatti in bianco e nero da Calendasco a Bobbio

Paola Brianti
31 maggio 2025|25 giorni fa

Bimbi con cuffia e ciambella a Bobbio nel 2000
Fa caldo oggi 31 maggio, il meteo è particolarmente propizio per riaprire le piscine in provincia. La maggior parte ha le vasche e i tavolini pronti e tra tutte una in particolare è molto attesa, dopo più di vent'anni di cantiere: è quella comunale di San Nicolò. In questi anni in cui l'impianto pubblico non arrivava mai a buon fine, a dare ospitalità ai bagnanti ci ha comunque pensato lo storico impianto della Tennuoto, che qui vediamo in uno scatto dell'estate 1998.

Riapre invece domenica primo giugno Calendasco, dove negli ultimi mesi sono stati portati avanti alcuni lavori di riammodernamento. Ma com'era la piscina nel 1999? Abbiamo recuperato due scatti in bianco e nero di 25 anni fa.



Appena finite le scuole, iniziano i centri estivi: qui due immagini da Castell'Arquato, tutti in fila per la foto di gruppo con i bimbi di ieri.


E cosa si fa a Castel San Giovanni quando fa molto caldo? In questo scatto del luglio 1998, pare che pochi siano rimasti in città: fuori e dentro la vasca c'è molto spazio.

Da Carpaneto invece abbiamo scovato una gara di giochi d'acqua sul gonfiabile con tanto di pubblico: siamo intorno al 2000.

Qui invece siamo a Podenzano, luglio 1997: ciabatte a bordo vasca, costumi interi, a parte il bianco e nero non sembrano affatto passati tanti anni da allora, no?

Anche a Bobbio si è aperto il 31 maggio, sabato: qui torniamo indietro a un'estate di 24 anni fa con i bimbi che imparano a muoversi nell'acqua bassa, con ciambelle e cuffiette.

A Ferriere invece, bisognerà aspettare qualche giorno per i tuffi: fa più freschino che in riva al Po. In questa foto è luglio del 1999.

Direttamente dal 1999 sul muretto della vasca di Gragnano, in posa i tre bagnini Lara Bellan, Fabio Bergonzi e Nicoletta Losi.

Poi un piccolo regalo di un grandissimo della fotografia: qualche scatto firmato Prospero Cravedi, che tante volte per Libertà è andato alla Vittorino e alla Bixio di Piacenza.



