Referendum senza quorum, a Piacenza stravince l'astensione

L'affluenza nella nostra provincia si è fermata al 27,8%: è il dato più basso della regione. Particolarmente negativo il risultato del quesito sulla cittadinanza

Filippo Lezoli
9 giugno 2025|16 giorni fa
Referendum senza quorum, a Piacenza stravince l'astensione
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Il piatto piange. Il referendum abrogativo si rivela un flop sia nella nostra provincia sia nell’intero Paese. Con qualche scarto decimale, l’affluenza non è andata oltre al 30,6% in Italia - meno di un cittadino su tre - con la provincia di Piacenza che fa registrare addirittura un dato inferiore, con l’affluenza che si è fermata al 27.83%. Di più, la nostra provincia è fanalino di coda anche in Emilia Romagna. A livello regionale l'affluenza si è attestata al 38,05%, il punto massimo lo si è toccato a Bologna con il 44,60%.
Sempre riguardo all’affluenza, sono soltanto quattro i comuni della provincia che hanno superato il 30%: si tratta di Piacenza, Fiorenzuola, Gossolengo e Zerba.
Spicca verso il basso il dato di Castel San Giovanni in cui ha votato solo il 24,17%. Morfasso, Farini e Ferriere chiudono la graduatoria dei nostri Comuni non avendo superato il 15%.
I risultati dei referendum nella provincia di Piacenza
I risultati dei referendum nella provincia di Piacenza
Per quanto concerne l’esito dei cinque referendum, chi si è recato alle urne, come prevedibile, ha dato un’indicazione precisa per il “Sì”, comunque senza effetti per il mancato raggiungimento del quorum. 
Fra i cinque quesiti uno sembra spiccare per un duplice flop. Particolarmente negativo infatti è il risultato del quinto referendum, quello sulla cittadinanza, che ha ricevuto un numero di voti favorevoli inferiore di oltre 20 punti rispetto alle consultazioni sul lavoro: 58,93% hanno fatto registrare i “Sì” in provincia e il 61,95%  nel capoluogo.
Per quanto concerne i quesiti sul lavoro: il primo quesito (disciplina sui licenziamenti illegittimi) ha fatto registrare l’85,48% dei “Sì”; il secondo (licenziamenti e relativa indennità nelle piccole imprese) l’83,98%; il terzo (contratto a termine) l’85,37%; il quarto (responsabilità per infortuni in appalto), l’83,93%, che rappresenta la preferenza più alta.