Fiorenzuola, bar della stazione costretto a rinunciare ai biglietti

«Costi troppo alti e pagamenti anticipati» spiega la titolare, che lancia un appello alle Ferrovie dello Stato

Donata Meneghelli
6 giugno 2025|19 giorni fa
Fiorenzuola, bar della stazione costretto a rinunciare ai biglietti
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Il bar della stazione si è visto costretta a togliere il servizio di erogazione dei biglietti del treno. “Costi troppo alti e pagamenti anticipati” ci spiega la titolare Virginia Rigolli, lanciando un appello a Ferrovie dello Stato: “Sono disposta a fare gratuitamente i biglietti senza chiedere percentuale alcuna a Ferrovie dello Stato, basta che mi mettano a disposizione l’emettitrice dei titoli di viaggio e non mi scalino soldi prima che io li abbia incassati. Ai pendolari, così come ai viaggiatori occasionali il nostro servizio era molto utile”.  Il bar della stazione ha riaperto solo da tre mesi, tornando a svolgere una preziosa funzione di presidio, aperto dalle 5,30 alle 19,30, accanto alla stazione, fornendo indicazioni, aiuti, oltre a caffè e brioche.  La titolare ha inizialmente deciso di riattivare il servizio di emettitrice di biglietti e abbonamenti per i treni regionali, gli unici ormai che fermano a Fiorenzuola, dove la biglietteria con persona fisica allo sportello è ormai chiusa da anni e dove ci sono solo due macchinette automatiche in sala d’aspetto. “Ma anziani o stranieri a volte hanno difficoltà e noi li aiutiamo, spesso. Senza contare che spesso non funzionano”, prosegue la barista.  Per un bar che decide di avere la macchinetta per emettere biglietti, c’è un piccolo canone da pagare per l’affitto dell’attrezzatura, ma il vero problema sono i soldi che vengono scalati in anticipo prima di essere incassati: “Per un’attività appena avviata come la mia, non può funzionare che l’eventuale conguaglio sia successivo. Per ogni biglietto, noi esercenti prendiamo solo il 4% del valore. A questo punto ci tolgano questa irrisoria percentuale: io lo farei gratis, basta che non vogliano soldi da me”. Speriamo che l'appello non rimanga inascoltato.