Piazza Cittadella, il centrodestra accusa Tarasconi: “Disastro evitabile, ora è troppo tardi: si dimetta”
Soresi, Barbieri e Zandonella dopo l'intervista della sindaca a Libertà attaccano: «Ebbe più occasioni per risolvere il contratto con Piacenza Parcheggi, ma non l'ha fatto e ora resta un desolante cumulo di macerie»
Redazione Online
23 giugno 2025|2 giorni fa

Il cantiere di Piazza Cittadella
«La Giunta Tarasconi ha perso più occasioni per risolvere il contratto con Piacenza Parcheggi, aggravando la situazione. Ora cerca di correre ai ripari, ma il danno è fatto: la piazza è devastata, si dimetta». Non si è fatta attendere la dura replica del centrodestra alle dichiarazioni rilasciate dalla sindaca di Piacenza, Katia Tarasconi, nell'intervista a Libertà di lunedì 23 giugno sul caso del cantiere di piazza Cittadella. In una nota congiunta, I capigruppo in consiglio comunale Sara Soresi (Fratelli d'Italia), Patrizia Barbieri (Civica Barbieri e Liberi) e Luca Zandonella (Lega) contestano con fermezza l’interpretazione della prima cittadina, secondo cui solo oggi il Comune sarebbe in possesso di una «base giuridica solida» per valutare la risoluzione del contratto con il concessionario Piacenza Parcheggi.
«Quelle basi giuridiche già esistevano – scrivono i consiglieri – e la Giunta Tarasconi ha perso due occasioni concrete per agire a tutela della città: la prima quando è emersa la vicenda della fideiussione falsa, la seconda quando il concessionario non ha fornito le garanzie bancarie previste dal contratto. In entrambi i casi - affermano - era possibile procedere alla risoluzione senza oneri, anzi con la possibilità di chiedere il risarcimento dei danni. Soprattutto, si sarebbe potuto farlo prima di ridurre piazza Cittadella a un desolante cumulo di macerie e cemento, evitando il disastro urbanistico ed economico che oggi è sotto gli occhi di tutti. E invece si è scelto di non agire, accontentandosi di una generica dichiarazione unilaterale del concessionario, priva di reale valore giuridico. Ad oggi, non abbiamo nemmeno la certezza che il Comune detenga le garanzie bancarie previste dal contratto».
I firmatari del comunicato ricordano come, alla fine del mandato della precedente Amministrazione, fosse già stato avviato il procedimento formale di risoluzione per inadempimento contrattuale. «Il 13 giugno 2022 – puntualizzano – l’Amministrazione Barbieri aveva notificato ufficialmente l’avvio della procedura. Un’azione frutto di un complesso lavoro giuridico-politico coordinato dagli assessori e dal tavolo tecnico e politico coordinato, per la parte tecnica, dall’avvocato Vezzulli e per quella politica dall'allora vicesindaco Elena Baio». Ma quel percorso, lamentano i capigruppo, è stato subito abbandonato dalla nuova Giunta, rimuovendo i tecnici che se ne erano occupati «e sostenendo senza fornire concrete motivazioni giuridiche, che permanesse l'interesse pubblico a proseguire con il contratto». Si trattò, sostengono, di una scelta politica, che ha trascinato il comune in una situazione di crescente difficoltà.
Particolarmente critico è anche il giudizio sull’addendum sottoscritto dall'attuale amministrazione: «Una decisione che ha reso ancora più gravosa l’eventuale risoluzione del contratto per il Comune, non prevedendo nemmeno la possibilità di sollevare penali al concessionario Oggi ne vediamo le conseguenze: una piazza sventrata, un cantiere bloccato, esercenti in difficoltà e residenti esasperati».
Nel mirino dell’opposizione finisce anche il cosiddetto «monitoraggio vero» di cui la sindaca ha parlato nell’intervista. «Per mesi abbiamo ascoltato rassicurazioni sul rispetto del cronoprogramma, mentre il cantiere risultava evidentemente fermo. Oggi apprendiamo improvvisamente che i lavori sono in ritardo di 181 giorni. Dopo oltre sei mesi non si è stati ancora in grado di applicare le dovute penali nonostante sia stata riscontrata la presenza nel cantiere di una ditta mai autorizzata».
Il giudizio complessivo è severo: la sindaca avrebbe, secondo loro, »compreso solo ora il rischio di arrivare alle elezioni del 2027 con una piazza Cittadella devastata e cerca tardivamente di correre ai ripari, improvvisandosi paladina dei cittadini. Ma è troppo tardi: la piazza è distrutta, le attività commerciali sono allo stremo, i residenti esasperati, il centro storico impoverito«.
Il centrodestra chiude con un attacco politico frontale: «La responsabilità di questo disastro è tutta della Giunta Tarasconi. L’unico gesto di dignità sarebbe dimettersi. Ma per farlo occorrerebbe coraggio di assumersi fino in fondo la responsabilità delle proprie azioni, quella qualità che questa Amministrazione non ha mai dimostrato di possedere».
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