In 40 all'assalto con spranghe e bottiglie: «Ripuliamo la città dagli stranieri». Due feriti. VIDEO

Due fratelli di origine algerina feriti - uno è grave - in un'aggressione a sfondo razziale in via IV Novembre vicino al palazzo Cheope. Una sorta di spedizione punitiva partita da un gruppo di italiani con maglie nere che lanciavano insulti xenofobi. A loro si sono poi aggiunte decine di albanesi con grida ostili contro i nordafricani

Redazione Online
25 giugno 2025|1 giorno fa
In 40 all'assalto con spranghe e bottiglie: «Ripuliamo la città dagli stranieri». Due feriti. VIDEO
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Aggressione a sfondo razziale con spranghe, colpi di cinghia, pugni e bottigliate da parte di almeno 40 persone contro due fratelli di origini algerine. Questa scena si è consumata davanti ai passanti alle 23 di mercoledì 25 giugno dalle parti del palazzo Cheope, tra via IV Novembre e via Tononi. I feriti, di 21 e 23 anni, sono stati portati in ospedale con vari traumi. Uno di loro è grave.
Questa sorta di spedizione punitiva sarebbe partita da un gruppo di otto italiani che indossavano maglie nere e lanciavano insulti xenofobi. «Li ho visti arrivare con cinghie e bottiglie, avevano sui 40 anni e gridavano di voler ripulire la città dagli stranieri» è la testimonianza di una ragazza che ha assistito alla scena dal Facsal. Ma agli italiani si sarebbero successivamente uniti - non è chiaro se casualmente o no - alcune decine di albanesi che in quel momento, da quanto si è appreso, stavano partecipando su una piattaforma social a una challenge che metteva nel mirino i nordafricani.
Proprio nella stessa sera si è svolta la manifestazione "Tutti in strada contro il degrado" organizzata da "Curva Nord - Piacenza 1919".

Secondo le prime testimonianze gli italiani, con in mano bottiglie di birra e spranghe, si sarebbero diretti verso uno dei fratelli algerini che in quel momento era seduto con un amico nella sua auto auto parcheggiata e stava ascoltando della musica. «Erano in otto vestiti di nero - raccontano alcuni testimoni - e gli hanno detto: "Abbassa il volume, qui non sei a casa tua". Poi hanno sferrato un calcio contro la portiera. Lui ha aperto per chiedere che cosa volessero e tutti quanti gli si sono gettati contro picchiandolo e versando la birra sui sedili. Poi, mentre si stava rialzando,  gli hanno portato via portafogli e telefono». Sarebbe a quel punto che si sono aggiunti una quindicina di albanesi intimandogli: «Voi nordafricani non dovete stare qui», accanendosi a loro volta contro il ragazzo. 
Dopo il pestaggio e la rapina il giovane è riuscito a divincolarsi a fatica dagli aggressori e a trovare riparo all'interno di una vicina gelateria dove ha atteso i soccorsi. «Se non fosse entrato in tempo, lo avrebbero sicuramente ammazzato»  ha mormorato sgomento un testimone. In quei concitati momenti, in sua difesa era intervenuto il fratello, rimanendo a sua volta ferito: anche lui è stato portato al pronto soccorso ma le sue condizioni sono meno gravi. Anche il padre e altri familiari sono poi arrivati sul posto mentre la situazione era ancora molto tesa.
Intanto sono arrivati mezzi di soccorso - ambulanze del 118 e della Pubblica assistenza San Giorgio e un'auto infermieristica - e uomini dei carabinieri e della polizia, che hanno ascoltato testimoni e avviato le indagini per ricostruire la vicenda.