La piscina della Vittorino intitolata a Giacomo Carini

Emozionante intitolazione al campione piacentino con i "colleghi" Martinenghi e Ceccon. "Vi voglio bene, siete stati importanti per me" le parole di "Jack" ai presenti

Giorgio Lambri
Giorgio Lambri
7 giugno 2025|19 giorni fa
La piscina della Vittorino intitolata a Giacomo Carini
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La rinnovata piscina olimpionica della Vittorino (ora abilitata con ingressi per i disabili, pavimentazione antiscivolo e camminamenti più ampi, un nuovo colore, recinzione a norma e altre migliorie) è intitolata a Giacomo Carini, campione del nuoto dalle origini, ma anche dal carattere peculiarmente piacentino: serio, semplice, spontaneo, concreto, modesto, il classico bravo ragazzo che si vorrebbe sposato alla propria figlia. Low profile anche ieri ad un evento per certi aspetti unico e per il quale ha raccolto la scherzosa invidia degli amici e colleghi Nicolò Martinenghi e Thomas Ceccon (entrambi oro a Parigi nei 100 rana e nei 100 dorso, il secondo puree primatista mondiale) che hanno festeggiato con lui. In questa vasca Giacomo ha mosso le prime bracciate da bambino, spinto dai genitori che ieri erano presenti e comprensibilmente emozionati, qui è cresciuto sotto le sapienti cure di Gianni Ponzanibbio e di tutto lo staff della “Vitto”, da qui ha spiccato il volo, ma qui torna appena può per respirare aria di casa e abbracciare amici veri. Gianluigi Tedesco, presidente della “Vitto” cui non fanno certo difetto entusiasmo e progettualità, ha spiegato come è nata l’idea dell’intitolazione (e come sia stata condivisa dall’interessato durante una seduta di allenamento mattutino in palestra) spiegando che si tratta di un’opera «che rappresenta simbolicamente il coraggio di scegliere, investire, guardare avanti.È il rifleso concreto della visione di una società che non ha avuto paura di affrontare la fatica del cambiamento per costruire qualcosa che resterà. Non è un semplice restyling, è una promessa di sicurezza, qualità, inclusività, innovazione e anche di bellezza, che non va mai sottovalutata. Intitolarla a Giacomo, nostro orgoglio e nostro esempio - ha concluso - ha per me, per il coniglio e spero per tutti noi un significato profondo: guardare al futuro, che ha il volto dei giovani, l’energia del talento, la forza della passione».
Breve ed emozionato il discorso pre-taglio del nastro di “Jack” che si può sintetizzare nell’emozionante «vi voglio bene, siete stati importanti per me» rivolto ai presenti. La sindaca Katia Tarasconi ha rivolto i propri complimenti a Carini, orgoglio della città, ma anche alla Vittorino, «società che promuove lo sport ma anche le relazioni umane, più che mai importanti oggi». Felicitazioni alle quali si è aggregato anche Robert Gionelli, delegato provinciale del Coni, evidenziando il lavor dei dirigenti della società remiera volto a un continuo miglioramento degli impianti sportivi». Poi, guidato dal perfetto cerimoniere-giornalista Andrea Amorini, i gesti formali: taglio del nastro e scopertura della targa che ricorda l’intitolazione con parole importanti: «All’atleta, al compagno, all’esempio. A chi ha reso l’acqua casa e la Vittorino orgoglio”.