L'estate dei libri, ecco cosa leggono i piacentini
L'indagine sulle letture nella nostra città evidenziano la consueta diminuzione del numero di appassionati, ma i frequentatori delle librerie resistono e divorano opere di ogni genere
Thomas Trenchi
26 maggio 2025|31 giorni fa

La libreria Giunti
Sotto l’ombrellone, in treno, o sul divano: l’estate si avvicina e le letture di stagione iniziano a farsi spazio tra costumi e racchettoni. Quello del libro in spiaggia, accanto al cocco e alla crema solare, è un rito che sembra resistere al tempo. In attesa che le classifiche dell’estate si popolino dei «titoli occasionali» da vacanza – i bestseller che ciclicamente tornano tra giugno e agosto – vale la pena guardare a cosa è successo finora: chi legge, cosa legge, e soprattutto dove.
A Piacenza, un primo indizio lo offre la biblioteca comunale Passerini-Landi, che ha elaborato la classifica dei libri più prestati nei primi mesi del 2025, da gennaio ad aprile. In cima c'è «Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi» di Maurizio de Giovanni, seguito da «La portalettere» di Francesca Giannone e «Come l’arancio amaro» di Milena Palminteri. Nella top ten trovano posto anche «L’attesa» di Michael Connelly, «Miss Bee e il cadavere in biblioteca» di Alessia Gazzola, «La vegetariana» di Han Kang, la guida «Giappone» di Rebecca Milner e «Gli alberi del Nord» di Marco Bosonetto.
Un mix di gialli, narrativa straniera, storie familiari e persino una guida turistica. Il che suggerisce che i lettori non cercano solo evasione, ma anche strumenti per orientarsi, magari prima di un viaggio o dentro se stessi. Intanto, lo scaffale si allarga. Diventa virtuale, condiviso, partecipato. Un progetto interessante è quello di Cecilia Pizzaghi, 33 anni, piacentina, fondatrice della pagina social «Pizzeria letteraria». «Consiglio, o sconsiglio, libri con spirito critico e ironia», racconta. «Non sono un’esperta: sono solo una che legge tanto e ama parlarne. Voglio invogliare alla lettura senza tecnicismi, ma partendo da impressioni dirette. Per me, anche un personaggio secondario o un dialogo ben scritto possono far nascere riflessioni».
Anche nelle librerie si respira fermento. Alla Feltrinelli di piazza Cavalli, Valentina Venturati osserva un ritorno alla lettura da parte dei giovani. Alla libreria Fahrenheit 451, Sonia Galli nota la voglia di scoprire titoli originali e case editrici indipendenti. «Cresce l’interesse per i romanzi su Papa Francesco e – anticipa – per un titolo imminente su Papa Leone XIV». Alla libreria Giunti al Punto in via XX Settembre, Valeria Vignola osserva come le ricorrenze influenzino le vendite: «Per la Festa della Mamma sono andati fortissimo i libri sulle donne. Uno dei più richiesti è «Come l’arancio amaro», che racconta tre protagoniste alle prese con la ricerca del senso del proprio essere donne». Ma il contesto resta fragile. Nicola Maserati, libraio da 43 anni, segnala un calo costante di lettori: «Nel 2024 oltre il 61% degli italiani non ha letto nemmeno un libro. Senza misure strutturali, il rischio è la desertificazione culturale».