Studiare le trasformazioni urbane: il viaggio in Albania degli studenti di architettura

L’Urban Planning Studio del corso di laurea in Architectural Design in visita a Durazzo e Tirana per approfondirne l’evoluzione

A CURA DI ALTRIMEDIA
18 giugno 2025|8 giorni fa
Studiare le trasformazioni urbane: il viaggio in Albania degli studenti di architettura
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Nell’ambito delle attività didattiche dell’Urban Planning Studio (Laboratorio di Urbanistica) al primo anno del corso di laurea in Architectural Design attivo presso il Polo Territoriale di Piacenza del Politecnico di Milano, dal 4 al 7 aprile 2025 è stata svolta una visita studio in Albania. Gli studenti e le studentesse del corso, guidati dal Professor Luca Lazzarini e dai collaboratori Alejandro Beltran Suarez e Elham Firouzi, hanno visitato la città portuale di Durazzo e la capitale Tirana, esplorando l’evoluzione storica delle due città e studiando alcuni processi di trasformazione urbana, in relazione alle crescenti dinamiche di turistificazione e ai sempre più evidenti impatti del cambiamento climatico.

Ripercorrendo la storia di Durazzo

A Durazzo, il gruppo ha visitato il centro urbano con la guida di Aurora Pilinçi, architetta e storica locale, che ha restituito il profilo multiculturale della più importante città costiera albanese, con particolare riferimento ad alcuni luoghi emblematici per la storia della città: la piazza della Libertà (Sheshi Liria), oggetto di un recente progetto di riqualificazione piuttosto contestato dalla comunità locale, sulla quale si affacciano i più importanti edifici della città come il Teatro Aleksandër Moisiu, il Municipio e la Grande Moschea; l’Anfiteatro Romano di Durazzo, costruito in periodo traianeo, oggi solo in parte visibile a causa della costruzione alla fine del secolo scorso di alcuni edifici residenziali sulla sua superficie; e la Veliera Durrës, un’architettura contemporanea a forma di vela con la funzione di porta di accesso al centro dal porto, diventata il nuovo landmark della città.
Emozionante è stata la visita al Peeping Tourist Museum, il museo dedicato al turismo albanese durante il regime comunista, con una restituzione dell’attività dell’agenzia turistica statale Albturist, attraverso manufatti, esperienze e ricordi che hanno messo in luce il ruolo fondamentale dell’agenzia nel plasmare il turismo albanese.

Una originale “caccia al tesoro”

Dopo la visita, gli studenti e le studentesse sono stati coinvolti in un’attività collaborativa di esplorazione e scoperta del percorso culturale delle vecchie porte della città (The Old Doors Trail), creato dal Durrësi Aktiv Center in collaborazione con MuZEH Lab e il Ministero della Cultura Albanese, nell’ambito del programma EU4Culture finanziato dall’Unione Europea, con l’obiettivo di rivitalizzare alcuni monumenti di Durazzo integrando memoria civica collettiva e patrimonio archeologico.

L’evoluzione del profilo di Tirana

A Tirana gli studenti e le studentesse hanno visitato una città in rapida e profonda trasformazione attraverso lo studio di alcune architetture contemporanee che hanno modificato il profilo della capitale albanese.
Edifici emblematici come la Piramide, realizzata nel 1988 come museo celebrativo di Enver Hoxha, leader storico dell’Albania comunista, e riprogettata recentemente dallo studio MVRDV come centro culturale e di aggregazione, la piazza Skanderbeg inaugurata nel 2017 su progetto dello Studio 51N4E, sono stati studiati con particolare attenzione alle pratiche e agli usi dello spazio pubblico e alle forme di coesistenza umano-natura.

Interessante lezione sul futuro

La visita studio si è conclusa al Politecnico di Tirana con una lezione del professor Armand Vokshi, Preside della Facoltà di Architettura e Urbanistica, che ha condiviso con la classe una panoramica delle più importanti trasformazioni urbanistiche e restituito le principali sfide legate alla gestione dello sviluppo urbano a cui è sottoposta l’amministrazione comunale di Tirana.
Gli studenti presso il punto panoramico sulle mura storiche di Durazzo (Foto di Luca Lazzarini)
Gli studenti presso il punto panoramico sulle mura storiche di Durazzo (Foto di Luca Lazzarini)

Lazzarini: «Bene il contatto degli allievi con la realtà urbana contemporanea»

«Credo sia molto importante dal punto di vista culturale e formativo investire in attività di studio che portino gli studenti e le studentesse fuori dalle aule, a contatto con la realtà urbana contemporanea e in dialogo con istituzioni e attori locali, anche in contesti geografici diversi dal nostro» spiega il Professor Luca Lazzarini.
«Lo sforzo che facciamo ormai da due anni nel Laboratorio di Urbanistica tenuto insieme al Professor Stefano Stabilini e ai collaboratori Elham Firouzi, Alejandro Beltran Suarez e Martina Mion - continua Lazzarini - va proprio nella direzione di spingere gli allievi e le allieve a interrogarsi in modo critico e trasversale sulla questione urbana contemporanea, osservando e facendo esperienza di casi diversi che possano dare conto di diverse sfide e problematiche, dai cambiamenti climatici, alla perdita di biodiversità, dalle dinamiche di turistificazione ai processi di marginalizzazione socio-spaziale».
«È esattamente in questo quadro che si inserisce la nostra visita studio in Albania di quest’anno, un momento di formazione importante di cui spero gli studenti e le studentesse potranno fare tesoro anche negli anni successivi del loro percorso di studi».
«Ci tengo - conclude Lazzarini - a ringraziare il Polo Territoriale di Piacenza e il professor Federico Di Cosmo vice-coordinatore del corso di laurea in Progettazione dell’Architettura del Politecnico di Milano per il sostegno nell’organizzazione di questa attività».

Vokshi: «Puntiamo all’attuazione di progetti bilaterali congiunti»

«Negli ultimi anni visitare Tirana e altre città albanesi è diventato quasi un rituale continuo per studenti e docenti di architettura di diverse università italiane» così introduce il Professor Armand Vokshi del Politecnico di Tirana.
«La forte presenza di architetture contemporanee, progettate dagli studi di architettura più famosi al mondo, così come da quelli locali, ma anche le stratificazioni architettoniche di periodi diversi ricchi di contrasti storici e ideologici - continua Vokshi - sono alcuni dei motivi di questo interesse. La Facoltà di Architettura dell’Università Politecnica di Tirana, che continua a essere l’unica università pubblica nei campi dell’ingegneria e dell’architettura, ha accolto e condiviso con gli studenti una panoramica delle più significative trasformazioni urbane della città di Tirana nel corso dei secoli, nonché delle sfide affrontate dalle istituzioni nel campo della pianificazione territoriale».
«Il Politecnico di Tirana - conclude Vokshi - rappresenta un esempio di successo in termini di relazioni bilaterali con tutte le università italiane, che si sono intensificate ultimamente, dando priorità a istituzioni politecniche analoghe, che si distinguono per i loro risultati a livello internazionale, e naturalmente il Politecnico di Milano riveste la massima priorità in questo senso».
«L’auspicio è che la cooperazione non si estenda solo allo spostamento reciproco di studenti, professori e ricercatori, ma anche all’attuazione di progetti bilaterali congiunti o di grandi gruppi di ricerca internazionali».