Primario arrestato, la polizia indaga su una chat tra medici

Caso Michieletti, gli inquirenti cercano di fare luce sulle coperture. La procura smentisce l'esistenza di nuovi indagati. Proseguono gli accertamenti e l'ascolto di testimoni

Redazione Online
18 maggio 2025|39 giorni fa
Primario arrestato, la polizia indaga su una chat tra medici
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Una chat dell'ex primario di Radiologia con alcuni colleghi finisce ora sotto la lente perché potrebbe contenere elementi significativi sul caso che ha travolto il reparto. Proseguono le indagini della Squadra mobile dopo l'arresto di Emanuele Michieletti per violenza sessuale e atti persecutori.
Da una parte gli inquirenti stanno raccogliendo testimonianze di dipendenti ed ex dipendenti del reparto che hanno deciso di rompere il muro di omertà eretto per anni intorno a quello che la stessa procura ha definito un “sistema”. Alla prima denuncia di una vittima risalente a novembre che ha fatto scattare l’inchiesta, negli ultimi giorni se ne sono aggiunte altre.  Dall’altro lato i poliziotti, coordinati dal sostituto procuratore Antonio Colonna, stanno proseguendo gli accertamenti per capire chi avesse coperto e favorito il comportamento del medico. 
Negli ultimi giorni, soprattutto negli ambienti ospedalieri, si è diffusa un’indiscrezione secondo la quale altre persone siano state iscritte nel registro degli indagati con l’accusa di favoreggiamento. Circostanza che però la procura ha categoricamente smentito.